Recensione - Biancaneve (2025)
- Chiara Maggi
- 28 mar
- Tempo di lettura: 8 min
Premetto che questa volta mi toccherà strappare un bel po' di cerotti e che non avrò pietà nel farlo.
Chiarimento: i live-action Disney sono prettamente basati o ispirati ai corrispettivi cartoni animati, il che significa che non posso accettare tutte quelle critiche, positive o negative, che prendono come metro di paragone la storia originale narrata nei libri dei grandi autori, in questo caso i Fratelli Grimm. Detto questo, partiamo.
I BOCCIATI
RACHEL ZEGLER - "La Principessa Biancaneve: nè Principessa nè Bianca come la neve"
Attenendoci esclusivamente alla versione che Disney ha realizzato per il primo lungometraggio della sua storia, nel 1937, facciamo un breve ripasso: Biancaneve è una principessa tedesca, la cui descrizione, data dallo Specchio Magico, è la seguente: "capelli neri come l'ebano, labbra rosse come la rosa, pelle bianca come la neve."


Lo dice Disney, non lo dico io. E non sbuffate: la scelta degli attori è una delle cose più importanti, per un film qualsiasi e, a maggior ragione, se si sceglie di rimaneggiare un mostro sacro a dir poco prezioso come questo. Rachel Zegler non è Biancaneve e non solo per il "colore della pelle", quanto per il fatto che non ha saputo recitare in questo ruolo. Biancaneve ha connotati specifici anche da questo punto di vista: è posata, gentile e aggraziata, ma è anche ingenua, quasi bambinesca in alcuni suoi modi di fare ed è estremamente sognatrice, anche nell'esprimersi. Insomma, è tutta glitter e fiocchetti. Rachel purtroppo non è risultata all'altezza e ha ridicolizzato un personaggio simbolo nel panorama Disney, non solo sullo schermo, ma anche rilasciando interviste a dir poco mortificanti per chiunque abbia ancora un briciolo di sensibilità umana. Non le do tutte le colpe, è ovvio, in quanto il profilo che hanno definito per questa Biancaneve la snaturalizza totalmente anche nei suoi obiettivi di vita, che non sono più quelli di sfuggire alla strega cattiva, riunirsi al suo grande amore e vivere felice e contenta, ma piuttosto di unirsi alla resistenza e riprendersi il regno a suon di sorrisi, con una voglia di ribellione che fino a quel momento, ovvero per almeno quindici anni sani, non aveva mai avuto. Il tutto perché fanno passare il messaggio che vivere felici e contenti sia diventato politicamente scorretto, come credere nella magia del colpo di fulmine e nel vero amore: tutti al rogo! Quindi non abbiamo più una principessa, quanto una rivoluzionaria in gonnella che usa parole tipo "combattere" e "gentilezza" nella stessa frase. Dopo mezz'ora di film mi era andato in tilt il cervello.
Per non parlare del fatto che Biancaneve ha una crisi di identità piuttosto evidente: lava e spolvera così tanto quel beato castello in cui vive, che il suo riflesso a un certo punto era quello di Cenerentola; non commento la trasformazione in Cappuccetto Rosso verso la fine, le rose rosse di Belle che ogni tanto compaiono "a buffo" e la sua stessa scena finale in bianco del live-action, nonché altri piccoli ma evidenti riferimenti che non sono propri di Biancaneve. Vogliamo chiamarli Easter Eggs? Io opterei piuttosto per confusione mentale e progetto debole. Ma comunque, a ognuno il suo...
I NANI E IL PRINCIPE - "C'erano una volta... ora non ci sono più"
"E i nanetti? Non ci sono?" domanda Grimilde a Biancaneve nel lungometraggio.
Nel live action, Disney le risponde: "Pazza! I nanetti? Ma come ti permetti! Certo che non ci sono! Ci sono sette individui più vecchi di te che sono di bassa statura e totalmente identici ai sette nani dell'originale ma che, per carità del cielo, sono creature magiche, con le mani magiche e che vivono in una foresta magica!" Beh, ovvio. Figuriamoci.

Tutti sanno che i nani e il principe erano stati inizialmente eliminati da questo progetto; poi la produzione Disney è rinsavita giusto in tempo per evitare la pubblica lapidazione.

Rimane il fatto che, nonostante tutti e otto i personaggi siano effettivamente presenti, pare che vadano a colmare in modo inefficace il vuoto lasciato dai loro reali profili che li hanno resi celebri e che sono stati brutalmente politicizzati. Il tutto con l'intento di inviare chissà quale messaggio di inclusione con cui ormai ci si impasta la bocca per giustificare le peggiori scelti stilistiche, di regia e narrative. Insomma, l'unica fortuna è che i sette nani hanno mantenuto i loro nomi, ma purtroppo ricoprono un ruolo che risulta marginale e inutile ai fini della trama, se non per l'ospitalità che forniscono alla principessa; ospitalità che, com'anche nel lungometraggio originale, è Biancaneve stessa a imporre, entrando in casa loro senza nemmeno chiedere il permesso.
Tra l'altro, che senso ha eliminare i sette nani in quanto nani, se poi nella banda dei fuorilegge c'è Quigg il Ribelle? (lascio a voi la curiosità di scoprire chi è).

Per quanto riguarda il principe, stenderei un velo pietoso. Ha perso il suo cappello con la piuma e licenziato il cavallo bianco per lasciare spazio a una specie di Robin Hood squattrinato che guida la resistenza contro la regina Grimilde. Anche lì: scelta discutibile, considerato che non vedo discriminazioni da combattere nel voler far innamorare una principessa di un vero principe; e se la Disney ha voluto trasmettere il messaggio che la nobiltà d'animo non risiede necessariamente nel tuo titolo, ci tengo a ricordare che aveva già contributo alla causa con altre storie, come quella di Tiana de "La principessa e il ranocchio", giusto per citarne una. Inoltre, pensavo che il povero Florian fosse stato indagato per "abuso di principessa dormiente", dato che nel '37 aveva baciato una ragazza incosciente, presumibilmente contro la sua volontà. E allora? Tutte queste storie per poi vedere quello che si vede nel film? (Anche qui, vi lascio i compiti a casa per scoprire di cosa parlo). Pare proprio che la Disney sia gravemente incerta sul da farsi, un po' come tutti noi che viviamo alle dipendenze di inclusività forzate e discriminatorie con cui si cerca di compiacere tutti, non compiacendo più nessuno.
CGI - "Da paura. Nel senso che fa proprio paura"
209 milioni USD è il budget di questo film. Possibile che nessuno abbia pensato di spendere parte di questo denaro per dare un senso alla CGI? Alla faccia del progresso tecnologico! Nani e animali del bosco sono inquietanti, quando invece dovrebbero avere un ruolo di conforto.
Non penso di dover aggiungere altro in merito.

LA MORTE DI BIANCANEVE e DI GRIMILDE- "Da morti utili a morti inutili"
Nella morte di Biancaneve, grazie al cielo, la mela avvelenata non è ancora diventata un'arancia o un mango; è una tra le morti più opprimenti e soffocanti nella storia dell'animazione, a mio parere, per la pioggia battente fuori dalla casetta, la corsa contro il tempo dei nani, la sepoltura nella bara di cristallo, la cera delle candele che cola come se piangessero e l'inesorabile passare delle stagioni. Nel film manca quasi tutto e questo cuore pulsante si è risolto in un misero tentativo piatto di superare indenni il momento. Tra i fan Disney, inoltre, gira voce che nel lungometraggio originale, Biancaneve in realtà non si risvegli mai e che sia effettivamente morta (ricordate il castello del principe che nella scena finale è immerso nelle nuvole e ha un profilo scolorito e indefinito?)

Che questa teoria sia vera o meno non ha importanza, ma garantiva un finale aperto in termini immaginativi, lasciando libera interpretazione al fruitore; ma se Biancaneve diventa improvvisamente paladina di giustizia per riprendersi il suo regno (copiando un po' Mulan che salva la Cina, peraltro), viene resa totalmente inutile la sua morte! Così come quella di Grimilde che avviene in modo totalmente diverso rispetto al lungometraggio: farla morire nei panni di una donna brutta e vecchia rappresentava metaforicamente il fallimento del suo intero piano, ovvero di essere "la più bella del reame": una bella lezione di vita per una che aveva combattuto tutta la vita per quell'obiettivo! L'escamotage trovato, invece, nel live-action è parzialmente interessante ma non altrettanto profondo e significativo come quello originale.
LE NUOVE CANZONI - 😒
Andiamo avanti che è meglio.
I PROMOSSI
Non sono così cattiva: soprattutto quando si parla di Disney c'è sempre qualcosa che mi piace e che apprezzo. Quindi onore ai meriti.
FOTOGRAFIA e COSTUMI - Quel che resta di una fiaba incantata
Ammetto di essermi emozionata nel vedere il costume di Biancaneve: seppur non identico, l'iconico contrasto tra giallo e blu mi ha riscaldato il cuore, così come appurare che, dal punto di vista scenico, Grimilde era davvero Grimilde. Il film è colorato e la pellicola è piena di vita, assolutamente piacevole per occhi e cuore.
STORYBOARD e CANZONI ORIGINALI - Rivisitare è bene, non farlo è meglio
Sarà banale, ma tutto ciò che è stato preso dal lungometraggio originale e messo sullo schermo così com'era mi è piaciuto tantissimo e ha avuto una bella riuscita visiva e uditiva: parliamo delle canzoni più famose, come "Ehi-Ho!" e "Impara a fischiettar" e la cura nel dettaglio che ha riguardato le scene più importanti dell'originale di cui vi lascio un elenco di seguito, con l'augurio che, nonostante tutto, possiate godervele al cinema.
Scopri le scene che ho preferito
Il libro iniziale, da cui il narratore legge la storia: copertina, disegni e caratteri in stile gotico stupendi e ben dettagliati;
Il pozzo di Biancaneve, curato e attinente alla sua versione animata. Perfino le colombe sono state posizionate nello stesso modo;
Lo Specchio delle Brame e lo scrigno di Grimilde (ANCHE SE DOVEVA ESSERE ROSSO E NON BIANCO, MANNAGGIA!);
La fuga di Biancaneve nel bosco, con gli alberi che tentano di afferrarla, e l'incontro finale con cerbiatti, coniglietti e soprattutto con gli uccellini blu;
La casetta dei sette nani, tale e quale al lungometraggio, al cui interno c'è il "pianoforte" di Brontolo e le scale intagliate.
La scena della miniera in cui Cucciolo si mette i diamanti sugli occhi e il rientro a casa dei nani, le cui ombre si stagliano sul muro; ho apprezzato il dettaglio del tronco d'albero su cui passano in fila indiana con Cucciolo che fa un passo più degli altri per andare a tempo.
La ruota che Grimilde fa fare al suo mantello scendendo la scala delle segrete, con il topolino che si arrampica sulla catena in primo piano, e perfino lo scheletro nella cella che allunga le braccia verso una brocca d'acqua. Dettagli preziosi.
La mela avvelenata che si trasforma in teschio e le dita raggrinzite di una Grimilde trasformata che legge gli effetti del suo incantesimo;
La perfezione operata dagli effetti speciali nel trasformare la bella Gal Gadot in strega, la barca con cui esce dalla sua grotta e il condor che la segue: davvero un ottimo lavoro!
Il braccio di Biancaneve che cade inerte e l'inquadratura sulla mela morsa: mi ha battuto forte il cuore.
Purtroppo hanno eliminato la bara di cristallo e le candele "che piangono" (😑) però ho apprezzato la disposizione dei nani che piangono intorno al corpo di Biancaneve: compiono le stesse movenze e nello stesso ordine del lungometraggio!
GAL GADOT (promossa ma con il debito) - La più bella del reame deve migliorare il multitasking

Gal Gadot è davvero la più bella del reame e trovo che all'85% sia perfetta per questo ruolo. Purtroppo Grimilde che canta non si può vedere (e non è colpa sua, ma di chi ha voluto affibbiarle due canzoni tanto per mantenere vivo il musical-mood che contraddistingue Disney). Purtroppo, ad aggravare quei momenti canterini già imbarazzanti, c'è che l'attrice non è riuscita a cantare e a recitare senza forzare il personaggio, facendo così scadere la sua regina cattiva in una parodia pacchiana di sé stessa. Peccato... peccato davvero.
CUCCIOLO - Diamo un senso alle sue sofferenze
Cucciolo è un personaggio bistrattato fin dal 1937. Tutti si chiedono perché non parla, ma nessuno si trova una risposta, e trovo che sia quasi più interessante la sua storia che quella dei genitori di Biancaneve. Una parola di merito nel live-action va al contesto creato intorno a questo personaggio e al modo in cui hanno riscattato una figura altrimenti abbandonata a sé stessa.
Valutazione
Sfrutto una citazione di "Biancaneve" (Mirror, Mirror) del 2012, con Lily Collins nei panni della principessa e Julia Roberts in quelli della Regina.
Biancaneve: "Ho sentito tante storie su come il principe salva la principessa. È ora di cambiare il finale"
Principe: "Perché vuoi cambiare il finale di una storia già ben collaudata? Funziona: lascia che ti salvi!"
Squadra vincente non si cambia, cara Disney: la novità è giusta e auspicabile, se doverosamente operata; ma se non si hanno le idee chiare, non è il caso di rinnegare sé stessi, come accade in questo film e in molti altri. Giù le mani dal passato: non è cambiando quello che si migliora il futuro.
Voto: 2.5/5
Consigliato: Se non hai niente di meglio da vedere.
Ma ora, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate voi. Lasciatemi un commento e/o rispondete al sondaggio!
Hai visto Biancaneve (2025)?
Non ancora, ma vorrei.
Sì!
Non ci penso proprio...
Se lo hai visto, ti è piaciuto?
Un capolavoro!
Voglio piangere...
Né caldo, né freddo.

Comments