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Recensione - Elio (2025)

  • Immagine del redattore: Chiara Maggi
    Chiara Maggi
  • 27 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Mamma, ci risiamo!

Partiamo dal presupposto che sono uscita dal cinema sconvolta e che, per un paio di giorni, non ho capito se lo ero in positivo o in negativo. Rimane il fatto che sicuramente questo nuovo prodotto Pixar è piuttosto discutibile.


Bando alle ciance. Partiamo.



I BOCCIATI


LA TRAMA

Il film parte molto bene, lo ammetto, ma poi si perde. Vengono buttate subito le basi per aspettative piuttosto elevate. Ma si sa: più in alto sali, più ti fai male quando cadi. E così, quella che poteva davvero essere un'innovativa e moderna ricerca di altre forme di vita nello spazio si riduce a una mera avventura su un pianeta di non chiara natura, abitato da alieni provenienti da un po' tutte le parti delle galassie, e dunque senza una vera e propria identità.


ELIO

Elio è... un bambino bullizzato, orfano, accudito da un zia che potrebbe benissimo essere una sorella maggiore, alla ricerca del suo posto in un mondo che sembra a tutti gli effetti respingerlo per le sue genialità; un posto che, la combinazione vuole, riesce a trovare solo entrando a contatto con un mondo alieno che non ha niente a che fare con lui.

Fermi tutti: dov'è che ho già sentito parlare di un personaggio di questo tipo? Ah, sì: Elio scusa, sei carino, ma sei il gemello uscito male di Lilo.

N/B: Mettergli la benda sull'occhio serve come escamotage risolutivo alla fine del film; ma davvero non c'era un modo esteticamente più carino?!


UN PELINO FUORI LE RIGHE

Troppe volte e troppo spesso il film mi ha inquietata e messa a disagio. Dal pugno che Elio riceve in volto, al sangue che gli esce dal naso, al dito tagliato di netto (guardare per capire) fino ad arrivare alle bugie che racconta agli amici per ottenere il loro aiuto nelle sue ricerche e a quelle che dice agli alieni pur di darsi un tono e farsi accettare. Per non parlare di scene in cui Elio e il suo nuovo amico si danno alla pazza gioia, mangiando e bevendo di tutto senza freni fino a dare di stomaco: mi è sembrato un riferimento troppo esplicito a una sbronza che, a mio avviso, va esageratamente fuori dagli schemi soprattutto se si parla di bambini.

Vogliamo parlare poi degli alieni? Alcuni carini e coccolosi, certo, ma altri da far venire i brividi: brutti, viscidi e con file di denti appuntiti. Ora, non per fare la vecchia brontolona, ma... PRIMA REGOLA DELL'ANIMAZIONE: MAI MOSTRARE I DENTI O IL SANGUE A UN PUBBLICO MINORENNE IN MANIERA COSI ESAGERATA! E non mi interessa che ormai in televisione si vede di tutto, perchè almeno la Disney aveva sempre mostrato sensibilità e vicinanza, nel rispetto dei più piccoli, rimanendo un posto al sicuro proprio dal mondo esterno. Ma evidentemente anche quell'era è finita!

Tra l'altro, non penso che sia solo un mio pensiero circoscritto dato che al cinema dietro di me un bimbo si è messo a piangere spaventato!


MORALI

Ci si aspetta facilmente che un prodotto Disney Pixar abbia come obiettivo quello di inviare uno o più messaggi. Ma almeno facciamo chiarezza su quale messaggio inviare! Elio è chiaramente rivolto a un pubblico molto giovane rispetto ad altri capolavori precedenti, e probabilmente l'obiettivo era quello di far capire concetti complessi proprio ai bambini; ebbene, se i piccoli ci riescono, sono davvero dei grandi, perchè io non ci ho capito nulla! Si passa rapidamente di palo in frasca, prima parlando delle difficoltà familiari, poi dell'abbandono, poi della solitudine, poi del bullismo, dell'amicizia, della guerra tra popoli, delle disuguaglianze, dell'amore genitoriale, della menzogna, della finzione, della libertà... BOOM! AIUTO! Tutto detto e rappresentato in modo grottesco e fin troppo infantile pure per un infante.

Poche idee e confuse, con il risultato che non mi è rimasto niente, se non tanta fame: come quando ti portano a mangiare in un ristorante gourmet ma tu sei un romano abituato all'osteria e a un antipasto di due etti sani di carbonara!


I PROMOSSI


I PRIMI DUE MINUTI

I primi due minuti del film sono splendidi e sono un po' come quell'amore devastante che ti prende lo stomaco e ti fa volare fin sopra le nuvole; se non fosse che poi ti lascia la mano e ti ritrovi in caduta libera, direzione cemento.

Mi sono commossa più in questi due minuti che alla fine del film, sia per come viene presentata la situazione, sia per la bellissima animazione di Elio da piccolo, un cucciolo che solo Disney poteva rappresentare in tutta la sua perfetta fragilità.


I COLORI

Su questo punto ancora nulla da dire: non si può negare che sia un piacere per gli occhi vedere un film coloratissimo e pieno di luce; tolte ovviamente le scene di terrore prima menzionate.



Questione Easter Eggs: non ne ho scovato nessuno di evidente, ma a quanto si dice in questo articolo, pare ce ne siano parecchi... chi lo sa. Non penso che riguarderò il film per scoprirlo.


Voto: 2,5/5

Consigliato: No.


Fatemi sapere che cosa ne pensate!


Hai visto Elio (2025)?

  • Non ancora


Se lo hai visto, ti è piaciuto?

  • Moltissimo!

  • Non riesco a capirlo...

  • Assolutamente no!



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© 2020 Chiara Maggi

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